DIFESA IN PROPRIO DELL’AVVOCATO – DIRITTO A PERCEPIRE LE SPESE PROCESSUALI

Nell’ordinanza in commento (n. 31141/2023), la Suprema Corte ha ribadito che l’avvocato che si difende in proprio ha diritto a percepire le spese processuali qualora risulti totalmente vincitore nel giudizio. La vicenda trae scaturigine dall’ordinanza ex art. 170 d.p.r. n. 115/2002 emessa dal Tribunale competente che riconosceva all’opponente le somme richieste a titolo di difesa d’ufficio nei confronti di un cliente, senza attribuzione, però, delle spese legali. Avverso tale decisione il ricorrente proponeva ricorso per cassazione, lamentando che il Tribunale nulla avesse liquidato in proprio favore a titolo di spese processuali della fase di opposizione, benché il medesimo, nel dichiarare di volersi difendere in proprio, si fosse avvalso della qualifica di avvocato e fosse poi risultato totalmente vittorioso.

Data: 21 Novembre 2023
NOTIFICA DI ATTO A MEZZO POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA – ALLEGATO ILLEGGIBILE – IPOTESI DI NULLITÀ E/O INESISTENZA?

Nell’ordinanza in commento (n. 30082/2023), la Suprema Corte ha delineato i limiti tra notificazione inesistente e nulla, sancendo il seguente principio di diritto: «Nelle notificazioni a mezzo PEC, qualora il messaggio regolarmente pervenuto al destinatario indichi chiaramente gli estremi essenziali della notificazione (soggetto notificante, soggetto notificato, oggetto della notifica), qualsiasi anomalia che renda di fatto illeggibili gli allegati (atti notificati e relata di notifica) comporta la nullità, e non la inesistenza, della notificazione».

Data: 14 Novembre 2023
ESECUZIONE FORZATA IMMOBILIARE – MANCATO DEPOSITO DEL PREZZO NEL TERMINE STABILITO – CONSEGUENZE – NO POTERE DISCREZIONALE DEL GIUDICE NELLA PRONUNCIA

Nell’ordinanza in commento (n. 28461/2023), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi in materia di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, ha chiarito che il mancato deposito del prezzo di vendita nel termine stabilito implica automaticamente la perdita della cauzione a titolo di multa, non avendo il giudice alcuna discrezionalità nella pronunzia.

Data: 8 Novembre 2023
RICORSO PER CASSAZIONE – DEPOSITO DI ATTI – OMISSIONE DI NOTIFICA E DEPOSITO SUCCESSIVO DELLA PROCURA SPECIALE

Nell’ordinanza in commento (n. 26619/2023), la Suprema Corte ribadisce che nel giudizio di legittimità l’elenco dei documenti relativi all’ammissibilità del ricorso, prodotti successivamente al deposito, deve essere notificato alle altre parti; tale regola può essere derogata solo nel caso in cui nonostante l’omessa notifica, il contraddittorio sia stato comunque garantito dalla partecipazione delle parti alla pubblica udienza.

Data: 2 Novembre 2023
NOTIFICAZIONE ATTO EX ART. 140 “IRREPERIBILITÀ O RIFIUTO DI RICEVERE LA COPIA” C.P.C. – FATTISPECIE DI INVALIDITÀ

Nell’ordinanza in commento (n. 27540/2023), la Suprema Corte si è pronunciata in merito alla validità della notifica di un atto effettuata ai sensi dell’art. 140 c.p.c., per compiuta giacenza, all’indirizzo di residenza del destinatario risultante dal certificato anagrafico.

Data: 24 Ottobre 2023
LESIONI RIPORTATE A SEGUITO DI SINISTRO STRADALE – RIFORMA CARTABIA – L’ART. 590-BIS C.P. E LA PROCEDIBILITÀ A QUERELA

Nella sentenza in commento (n. 39546/2023), la Corte di Cassazione Penale si è pronunciata in merito alla procedibilità per il delitto di lesioni riportate a seguito della violazione delle norme in materia di circolazione stradale, dopo l’entrata in vigore del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 (riforma Cartabia).

Data: 24 Ottobre 2023
RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE – ATTO DI COMPRAVENDITA STIPULATO DA PERSONA DICHIARATA FALLITA – OMESSO ACCERTAMENTO DELLA CAPACITÀ LEGALE DI CONTRARRE DELLE PARTI – RESPONSABILITÀ DEL NOTAIO – FATTISPECIE DI ESONERO

Nell’ordinanza in commento (n. 26448/2023), la Suprema Corte - chiamata a pronunciarsi in materia di responsabilità professionale - ha ribadito che, stante l’obbligo che incombe sul notaio di accertare la capacità legale di contrarre delle parti dell’atto rogando, quest’ultimo è responsabile del danno patito dall’acquirente di un immobile venduto da persona dichiarata fallita al momento della stipula, salvo dimostrazione dell’impossibilità del relativo accertamento con l’uso della ordinaria diligenza professionale.

Data: 17 Ottobre 2023
ASSEGNO INVIATO A MEZZO POSTA ORDINARIA – SOTTRAZIONE E SUCCESSIVA CONTRAFFAZIONE DEL TITOLO – RESPONSABILITÀ CIVILE

Nell’ordinanza in commento (n. 25866/2023), la Suprema Corte - chiamata a pronunciarsi in merito al caso di sottrazione di un assegno spedito a mezzo posta ordinaria e conseguente incasso del titolo da parte di un soggetto non legittimato - ha sancito il seguente principio di diritto: «la spedizione per posta ordinaria di un assegno, ancorché munito di clausola d’intrasferibilità, costituisce, in caso di sottrazione del titolo e riscossione da parte di un soggetto non legittimato, condotta idonea a giustificare l’affermazione del concorso di colpa del mittente». La vicenda trae scaturigine dalla decisione del giudice di seconde cure che, in riforma a quanto statuito nel primo grado di giudizio, aveva accolto la domanda risarcitoria spiegata dalla Compagnia assicurativa in danno di Poste Italiane S.p.a., per aver quest’ultima effettuato il pagamento di un assegno non trasferibile - inviato dalla Compagnia a mezzo posta - nei confronti di un soggetto diverso dall’effettivo beneficiario.

Data: 11 Ottobre 2023
COSTITUZIONE DI FONDO PATRIMONIALE – TRASCRIZIONE – TARDIVA ANNOTAZIONE A MARGINE DELL’ATTO DI MATRIMONIO PER SCARSA OPERATIVITÀ DEL COMUNE – NO ADDEBITO A CARICO DEL NOTAIO.

Nell’ordinanza in commento (n. 25567/2023), la Suprema Corte chiarisce che, a seguito della costituzione di un fondo patrimoniale, non è configurabile alcuna responsabilità in capo al notaio nel caso in cui l’ufficiale dello stato civile del Comune incaricato ne abbia effettuato in ritardo l’annotazione a margine dell’atto di matrimonio. Nel caso che ci occupa un notaio - odierno ricorrente - aveva regolarmente redatto un atto di costituzione di un fondo patrimoniale, ne aveva effettuato la relativa trascrizione e successivamente aveva inviato l’atto al Comune di competenza per l’annotazione a margine dell’atto di matrimonio; tuttavia, per un ritardo dovuto unicamente all’amministrazione comunale, tale annotazione avveniva solo diversi anni dopo, peraltro su sollecito del notaio. Nelle more, l’Erario - quale creditore di uno dei due coniugi - procedeva ad esecuzione forzata sul bene immobile oggetto del fondo, non essendovi alcuna annotazione sull’atto matrimoniale.

Data: 3 Ottobre 2023
CONTRATTO DI FIDEIUSSIONE – PRESUNTA NULLITÀ DI CLAUSOLE E DELLA FIDEIUSSIONE OMNIBUS ANCHE SE CONTENTENTE INDICAZIONE DEL MASSIMALE - FATTISPECIE.

Nell’ordinanza in commento (n. 24034/2023), la Suprema Corte ha ribadito la validità della fideiussione con apposizione di massimale, indipendentemente dall’oggetto e dai debiti garantiti. La vicenda trae scaturigine da un decreto ingiuntivo emesso nei confronti della società debitrice e del fideiussore - odierno ricorrente - e dal rigetto, nei due gradi di giudizio, dell’opposizione a tale decreto formulata dal ricorrente. Più nel dettaglio, nel presente ricorso per cassazione la parte lamentava la violazione degli artt. 1418 (Cause di nullità del contratto), 1419 (Nullità parziale) e 1421 (Legittimazione all’azione di nullità) c.c. atteso che il contratto posto a base del D.I. conteneva clausole nulle in quanto lesive dei diritti dei consumatori, nonché la mancanza di adeguata motivazione in merito alla presunta nullità della fideiussione oggetto di causa, in quanto fideiussione omnibus priva di indicazione del massimale garantito.

Data: 26 Settembre 2023
RESPONSABILITÀ CIVILE – CADUTA SU STRADA COMUNALE – LESIONI PERSONALI E DANNI PERMANENTI

Nell’ordinanza in commento (n. 21972/2023), la Suprema Corte ha ribadito - come da consolidata giurisprudenza - che l’art. 2051 c.c. ha carattere oggettivo, non presunto, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell’attore del nesso di causalità tra la cosa in custodia e il danno; sul custode, invece, grava l’onere della prova liberatoria del caso fortuito, inteso quale fatto naturale o del danneggiato e/o di un terzo, imprevedibile e inevitabile, connotato da regolarità/adeguatezza causale, a nulla rilevando la diligenza del custode.

Data: 20 Settembre 2023
CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA – VALIDITÀ – FACTA CONCLUDENTIA – NON NECESSARIA LA FORMA SCRITTA AD SUBSTANTIAM, NÉ AD PROBATIONEM

Nell’ordinanza in commento (n. 20267/2023), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi in materia di contratti di somministrazione di energia elettrica, ha chiarito che tale tipologia contrattuale non necessita della forma scritta “ad substantiam”, né “ad probationem”, atteso che la sua conclusione può avvenire anche per “facta concludentia” e ne può essere data prova con ogni mezzo, anche mediante presunzioni semplici. Nel caso che ci occupa, la società erogatrice di energia elettrica spiegava ricorso per cassazione avverso la decisione del giudice di seconde cure che, - a conferma di quanto statuito nel primo grado di giudizio -, aveva confermato l’inesistenza del contratto di somministrazione fra le parti.

Data: 12 Settembre 2023
OBBLIGAZIONE RISARCITORIA DA ILLECITO AQUILIANO – CALCOLO DEGLI INTERESSI COMPENSATIVI – DETERMINAZIONE NON AUTOMATICA, NÉ PRESUNTA IURIS ET DE IURE – APPLICABILITÀ DELL’ART. 1223 C.C. E/O DELL’ART. 1226 C.C.

Nell’ordinanza in commento (n. 19063/2023), la Suprema Corte ha precisato che l’obbligazione risarcitoria da illecito aquiliano costituisce un debito di valore, con la conseguenza che gli interessi “compensativi” valgono a reintegrare il pregiudizio che deriva dalla mancata disponibilità della somma, equivalente al danno subito, nel tempo intercorso tra l’evento lesivo e la liquidazione del danno; ciò posto, per la determinazione di tali interessi è necessario che il danneggiato provi, anche solo presuntivamente, il mancato guadagno derivatogli dal ritardato pagamento.

Data: 5 Settembre 2023
FURTO DI VEICOLO DAL PARCHEGGIO A PAGAMENTO DELL’AEROPORTO – OBBLIGAZIONE DI CUSTODIA – VALIDITÀ DELLA CLAUSOLA DI ESONERO DI RESPONSABILITÀ DEL GESTORE – NECESSARIA APPROVAZIONE PER ISCRITTO

Nell’ordinanza in commento (n. 18277/2023), la Suprema Corte ha precisato che nel contratto di parcheggio a pagamento è ricompresa l’obbligazione di custodia del veicolo e l’eventuale clausola di esonero di responsabilità del gestore, in quanto clausola vessatoria, deve essere approvata per iscritto. Nel caso che ci occupa, l’odierna ricorrente aveva convenuto in giudizio la società che gestiva il parcheggio a pagamento dell’aeroporto al fine di ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali subiti a seguito del furto della vettura di sua proprietà. Tuttavia, sia in primo grado che in appello, la domanda veniva rigettata. Avverso la decisione del giudice di seconde cure la proprietaria del mezzo proponeva ricorso per cassazione, per erronea sussunzione del contratto di parcheggio nell’ambito del contratto di locazione atipico - anziché nella fattispecie di deposito -, con conseguente esclusione dell’obbligo di custodia da parte del gestore.

Data: 9 Agosto 2023
ATTO DI APPELLO - VOCATIO IN IUS - ERRATA INDICAZIONE DELLE GENERALITÀ DEL CONVENUTO - CONSEGUENZE

Nell’ordinanza in commento (n. 19473/2023), la Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi in merito alle conseguenze derivanti dall’errata indicazione delle generalità del convenuto nell’atto di citazione in appello. La vicenda trae scaturigine dal rigetto di una opposizione a decreto ingiuntivo, con conferma della decisione in secondo grado di giudizio per carenza di legittimazione passiva sostanziale e processuale atteso che il giudice di seconde cure aveva rilevato la non identità del soggetto evocato in appello con la società creditrice, considerando tale vizio attinente non già alla vocatio in ius, bensì all’editio actionis.

Data: 26 luglio 2023
ELARGIZIONI IN DENARO EFFETTUATE DALLA MADRE IN FAVORE DELLA FIGLIA CONVIVENTE - NATURA DELLE SOMME.

Nell’ordinanza in commento (n. 18814/2023), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi in materia di elargizioni in denaro effettuate dalla madre in favore della figlia convivente per un ampio lasso temporale (venti anni), ha enunciato il seguente principio di diritto: «al fine di ravvisare presuntivamente la sussistenza di plurime donazioni di somme di denaro fatte dalla madre alla figlia convivente, soggette all’obbligo di collazione ereditaria ed alla riduzione a tutela della quota di riserva degli altri legittimari, tratte dalla differenza tra i redditi percepiti dalla de cuius durante il periodo di convivenza e le spese ritenute adeguate alle condizioni di vita della stessa, occorre considerare altresì in che misura tali elargizioni potessero essere giustificate dall’adempimento di obbligazioni nascenti dalla coabitazione e dal legame parentale, e dunque accertare che ogni dazione fosse stata posta in essere esclusivamente per spirito di liberalità».

Data: 19 Luglio 2023
CAUSA SOGGETTIVA DI ESCLUSIONE DELLA PUNIBILITÀ - CONIUGE E CONVIVENTE MORE UXORIO - DIFFERENTE REGIME

Nella sentenza in commento (n. 24330/2023), la Corte di Cassazione penale ha ribadito, - come da orientamento consolidato -, che la causa soggettiva di esclusione della punibilità prevista per il coniuge ai sensi dell’art. 649 c.p., non è applicabile al convivente more uxorio. Nel caso che ci occupa, l’odierno ricorrente proponeva ricorso per cassazione avverso la decisione del giudice di seconde cure che, confermando la sentenza di primo grado, dichiarava l’imputato responsabile dei reati di cui agli artt. 367 “Simulazione di reato” e 646 “Appropriazione indebita” c.p. Più nel dettaglio il ricorrente lamentava il travisamento della prova da parte del giudice, nonché la mancata applicabilità della causa di non punibilità di cui all’art. 649 c.p., essendo il medesimo e la parte offesa conviventi.

Data: 12 Luglio 2023
NOTIFICA DI ATTO GIUDIZIARIO A MEZZO POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA - IRRITUALITÀ - CONSEGUENZE

Nell’ordinanza in commento (n. 16778/2023), la Suprema Corte torna a pronunciarsi nuovamente sulle conseguenze della notifica irrituale di un atto giudiziario a mezzo posta elettronica certificata. Il caso che ci occupa trae scaturigine da un’opposizione avverso l’ingiunzione di pagamento per violazione della normativa sul regolamento di acustica emessa dall’ente comunale accolta dal giudice di primo, impugnata dall’ente soccombente e rigettata dal giudice di seconde cure. Avverso tale ultima decisione l’odierno ricorrente spiegava ricorso per cassazione, lamentando - tra gli altri motivi - la intempestività dell’appello per proposizione dell’atto dopo il termine breve previsto ex lege, nonché l’erroneità della declaratoria di tempestività della impugnazione fondata sul mancato deposito del file in formato EML.

Data: 4 Luglio 2023
FAMIGLIA - SEPARAZIONE PERSONALE DEI CONIUGI - ASSEGNAZIONE DELLA CASA FAMILIARE E SUCCESSIVA ALIENAZIONE - NON SUSSISTENZA DEL DIRITTO DI PRELAZIONE IN CAPO AL CONIUGE ASSEGNATARIO

Nell’ordinanza in commento (n. 12305/2023), la Suprema Corte ha ribadito che in caso di alienazione della casa familiare assegnata ad uno dei coniugi, quest’ultimo non gode del diritto di prelazione modellato sulla falsariga dell’art. 3, comma 1, lett. g), l. n. 431/1998. La vicenda in oggetto trae scaturigine dal rigetto, sia in primo che in secondo grado, dalla domanda formulata dall’odierna ricorrente di nullità del contratto di compravendita della casa familiare a lei assegnata in sede di separazione e poi di divorzio.

Data: 28 Giugno 2023
Aggiornamento MANUALE DEI DANNI IN FAMIGLIA. . Illeciti endofamiliari - Illeciti esofamiliari - Responsabilità Medica - Liquidazione dei danni - Tabelle Reati - Riforma Cartabia - Giurisprudenza

I rapporti fra responsabilità civile e diritto di famiglia sono sempre più riconosciuti, e sempre più fra di loro si intersecano. Basti pensare in primis alla responsabilità medica ed al danno parentale. In verità, i danni in famiglia si declinano su due fronti molto diversi. Gli illeciti endofamiliari e gli illeciti esofamiliari. Gentile professionista in merito a quest'ultimi potrà scaricare, tramite la piattaforma, i relativi formulari

Data: 26 Giugno 2023

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