ATTIVITÀ MEDICO-CHIRURGICA - ERRONEA LETTURA DA PARTE DEL MEDICO DELL’ESAME EFFETTUATO PER CARENZA DELLA NECESSARIA SPECIALIZZAZIONE - CONFIGURABILITÀ DELLA RESPONSABILITÀ CIVILE

Descrizione

    Nell’ordinanza in commento (n. 17410/2023), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi in tema di attività medico-chirurgica, ha disposto che la responsabilità di leggere correttamente le immagini di un esame diagnostico incombe sul sanitario che lo esegue; pertanto, la carenza della necessaria specializzazione non può essere considerata un esimente di colpa. La vicenda in oggetto trae scaturigine dal decesso di una donna all’interno della struttura nosocomiale per sopravvenuta complicanza a seguito di un intervento chirurgico d’urgenza tardivo cui la stessa veniva sottoposta. Qualche giorno prima del decesso la donna si era recata al Pronto Soccorso con forti dolori addominali, ma dopo una breve visita veniva dimessa; il giorno successivo, permanendo i dolori, si rivolgeva per una visita specialistica al proprio ginecologo che, rilevata l’esistenza di una cisti, prescriveva altri esami; tuttavia, con l’intensificarsi dei dolori, il giorno successivo ancora si recava nuovamente al Pronto Soccorso, dove ne veniva disposto il ricovero d’urgenza

Specifiche

    Data: 12 Luglio 2023
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