DEPOSITO CARTACEO DI ATTO DI APPELLO NOTIFICATO A MEZZO PEC - CONSEGUENZE
Descrizione
Nell’ordinanza in commento (n. 26725/2025), la Suprema Corte ha chiarito che l’omesso deposito in formato telematico delle ricevute di accettazione e consegna della PEC di notifica dell’atto di appello non determina l’improcedibilità del gravame, ma configura una mera nullità sanabile per raggiungimento dello scopo. La pronuncia riafferma l’applicazione del principio di strumentalità delle forme processuali e richiama la necessità di privilegiare la tutela effettiva del diritto di difesa, in linea con gli artt. 6 CEDU e 111 Cost.
Specifiche
Data:
22 Ottobre 2025
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