IMPOSTA SU SUCCESSIONI E DONAZIONI - PRETESA IMPOSITIVA ESERCITATA SU BASE DELLA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE - SOGGETTO PASSIVO - DETERMINAZIONE DELL’IMPORTO DOVUTO

Descrizione

    Nel caso che ci occupa, l’Agenzia delle Entrate proponeva ricorso per cassazione avverso la decisione della Commissione tributaria regionale di confermare la nullità dell’avviso di accertamento per il recupero del pagamento dell’imposta di successione emesso nei confronti degli eredi del defunto, a seguito della dichiarazione di morte dello stesso. L’ente sosteneva che piuttosto che optare per l’annullamento, il giudice avrebbe dovuto rideterminare l’effettivo ammontare del tributo; motivo ritenuto fondato dalla Corte di Cassazione adita. Nell’ordinanza in commento, infatti, la Suprema Corte chiarisce che a fronte di una pretesa impositiva esercitata sulla base della dichiarazione di successione, spetta agli interessati dare la prova di eventuali vicende successive, estintive o modificative della pretesa impositiva (rinuncia all’eredità o al legato e/o accertamento della qualità di legatario anziché di quella di erede); peraltro, essendo il processo tributario un giudizio di impugnazione-merito, a seguito di allegazione di prova da parte del contribuente di un fatto idoneo a modificare i termini della pretesa tributaria, il giudice tributario non può limitarsi ad annullare l’avviso di accertamento, ma deve procedere alla rideterminazione dell’importo del tributo effettivamente dovuto.

Specifiche

    Data: 15 Novembre 2022
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