LEGISLAZIONE ANTISISMICA. I REATI DI OMESSA DENUNCIA DEI LAVORI E PRESENTAZIONE DEI PROGETTI E DI INIZIO DEI LAVORI SENZA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE HANNO NATURA DI REATI PERMANENTI
Descrizione
Nella sentenza in esame, la Suprema Corte si è occupata della natura dei reati derivanti dal mancato rispetto della normativa antisismica e del momento di consumazione degli stessi. In particolare, parte ricorrente, con il primo motivo di ricorso, a mezzo del proprio difensore, formulava la doglianza per cui “…il tribunale avrebbe errato nel ritenere sussistente il fumus del reato edilizio a fronte della ritenuta intervenuta estinzione per prescrizione del reato, che avrebbe invece impedito ogni valutazione sul presupposto del vincolo reale applicato”; altresì, “il tribunale avrebbe anche omesso ogni valutazione in ordine alla consulenza di parte prodotta”. Tanto premesso, secondo la dirimente interpretazione degli Ermellini, tale motivo di ricorso deve essere considerato inammissibile in considerazione di due elementi parimenti rilevanti, in quanto, per un verso, si deve evidenziare come l'appello sia stato proposto su una questione già esaminata e non provvista di alcun "nuovo elemento di valutazione"; per altro verso, che il Tribunale aveva comunque riconosciuto l'intervenuta estinzione per prescrizione del reato ex D.P.R. n. 380 del 2001, art. 44, lett. c) e, all’uopo, l'inconfigurabilità del sequestro in rapporto a tale reato, di tal ché ogni critica in ordine alle ulteriori argomentazioni formulate in rapporto a tale reato da parte del collegio della cautela perde rilievo.
Specifiche
Data:
10 Marzo 2021
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