NOTIFICA DI ATTO GIUDIZIARIO A MEZZO POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA - IRRITUALITÀ - CONSEGUENZE
Descrizione
Nell’ordinanza in commento (n. 16778/2023), la Suprema Corte torna a pronunciarsi nuovamente sulle conseguenze della notifica irrituale di un atto giudiziario a mezzo posta elettronica certificata. Il caso che ci occupa trae scaturigine da un’opposizione avverso l’ingiunzione di pagamento per violazione della normativa sul regolamento di acustica emessa dall’ente comunale accolta dal giudice di primo, impugnata dall’ente soccombente e rigettata dal giudice di seconde cure. Avverso tale ultima decisione l’odierno ricorrente spiegava ricorso per cassazione, lamentando - tra gli altri motivi - la intempestività dell’appello per proposizione dell’atto dopo il termine breve previsto ex lege, nonché l’erroneità della declaratoria di tempestività della impugnazione fondata sul mancato deposito del file in formato EML.
Specifiche
Data:
4 Luglio 2023
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