La riforma del Terzo settore. Prime interpretazioni ed analisi.

Da diversi anni si auspicava un intervento di riorganizzazione dell’intera disciplina normativa, stratificatasi nel corso del tempo, relativa ai soggetti no profit. Si è dovuto attendere, tuttavia, il 18 giugno 2016 per vedere compiere il primo significativo passo in materia: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 6 giugno 2016, n. 106, è stata conferita al Governo una delega per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e del servizio civile universale.
L’obiettivo posto dalla Legge Delega è quello di revisionare tutto ciò che, sino ad oggi, ha costituito il tessuto normativo del Terzo Settore, comprensivo sia della disciplina civilistica sia della legislazione speciale prodotta a partire dagli anni ’90, giungendo così, finalmente, ad una regolamentazione completa ed organica del Terzo Settore. In tale contesto, sono stati adottati tre decreti attuativi, aventi ad oggetto: l’istituto del cinque per mille (D.lgs. 111/2017), la revisione della disciplina dell’impresa sociale (D.lgs. 112/2017) e, infine, il Codice Unico del Terzo Settore (D.lgs. 117/2017). Tuttavia, la Riforma non può, ad oggi, ritenersi completa, in quanto attende ancora l’adozione di numerosi decreti ministeriali.
Il presente lavoro si propone, dunque, l’obiettivo di compiere, senza alcuna pretesa di esaustività, le prime interpretazioni ed analisi della Riforma del Terzo Settore. In particolare, l’opera si compone di due parti: la prima dedicata all’esame degli aspetti più significativi della Riforma, dalla creazione della categoria degli ETS sino all’introduzione del Registro Unico nazionale e del nuovo regime fiscale; la seconda, invece, di supporto alla prima, è corredata da un’appendice normativa contenente il testo integrale della L.D. n. 106/2016.
In un quadro normativo in divenire, il presente contributo cerca di fornire uno strumento di lettura dei primi interventi riformistici, indagando, in particolare, i limiti, le novità e le opportunità che la nuova disciplina degli Enti del Terzo Settore comporterà per i soggetti del mondo no profit.