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Nell’ordinanza in commento (n. 24329/2024), la Suprema Corte si è pronunciata sulla differenza tra inesistenza e nullità della notifica di un atto giudiziario. La vicenda trae scaturigine dall’opposizione ad un decreto ingiuntivo emesso in favore di un Condominio per il pagamento di oneri condominiali. Soccombente sia nel primo che nel secondo grado di giudizio, l’opponente depositava l’odierno ricorso per cassazione, per aver la Corte di merito considerato inesistente la notifica dell’atto di opposizione in quanto effettuata presso i procuratori del Condominio opposto, senza alcun riferimento alla loro qualifica di difensori costituiti in giudizio.
Data:1 Ottobre 2024
BANCAROTTA FRAUDOLENTA – RAPPORTO TRA PENA PRINCIPALE E ACCESSORIA
Nella sentenza in commento (n. 34006/2024), la Suprema Corte penale ha ribadito e chiarito che la pena accessoria non deve necessariamente riprodurre la durata della pena principale stante la diversità di funzioni tra le stesse. La vicenda trae scaturigine dalla sentenza del Tribunale che condannava l’imputatoimprenditore alla pena di anni due e mesi quattro di reclusione per il reato di bancarotta fraudolenta, oltre che alla pena accessoria dell’inabilità ad esercitare un’impresa commerciale e dell’incapacità ad esercitare uffici direttivi presso un’impresa per la durata di anni cinque.
Data:25 Settembre 2024
PROCESSO CIVILE – DIFFERENZA TRA INCAPACITÀ A TESTIMONIARE DEL TESTE E INATTENDIBILITÀ
Nell’ordinanza in commento (n. 24158/2024), la Suprema Corte ha ribadito la differenza, nell’ambito di un giudizio civile, tra incapacità a testimoniare del teste e inattendibilità di quest’ultimo. La vicenda trae scaturigine dal giudizio instaurato dall’attore onde ottenere il riconoscimento della natura subordinata del rapporto di lavoro intercorso tra il medesimo e una società titolare di un mandato di agenzia assicurativa
Data:17 settembre 2024
RUBRICA - I concetti fondamentali del diritto
DIZIONARIO GIURIDICO: LE PAROLE DEL DIRITTO
Data:17 settembre 2024
GIUDIZIO PENALE - TERMINE PER LA REDAZIONE DELLA MOTIVAZIONE DELLA SENTENZA - DISCIPLINA DELLA SOSPENSIONE FERIALE - CHIARIMENTI
Nella sentenza in commento (n. 26439/2024), la Suprema Corte penale ha chiarito che il termine per la redazione della motivazione della sentenza non è soggetto alla disciplina della sospensione feriale dei termini. Nel caso che ci occupa, la Corte di Appello aveva dichiarato inammissibile l’impugnazione proposta dalla imputata per intempestività. Avverso tale decisione la parte depositava l’odierno ricorso per cassazione, deducendo la violazione di legge processuale e profili di illegittimità costituzionale atteso che – secondo parte ricorrente – la “tardività” dell’appello era conseguita alla sospensione feriale, per il deposito della sentenza, non computata dal Giudice di seconde cure.
Data:10 Settembre 2024
AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA – INTERRUZIONE DELLA PRESCRIZIONE – AMMISSIONE ALLO STATO PASSIVO – NON EQUIPOLLENZA DELL’ISTANZA DI AMMISSIONE - CASISTICA
Nell’ordinanza in commento (n. 16166/2024), la Suprema Corte ha stabilito che, in tema di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, l’interruzione della prescrizione in favore dei creditori, con effetto permanente per tutta la durata della procedura, si determina solo a seguito dell’ammissione allo stato passivo della procedura del relativo credito, di talché non può essere riconosciuto effetto analogo alla mera presentazione da parte del creditore dell’istanza di ammissione al passivo, non assimilabile alla proposizione della domanda giudiziale.
Data:3 Settembre 2024
AUTOVELOX – CONTESTAZIONI SU FUNZIONALITÀ DELL’APPARECCHIO – ONERE DELLA PROVA A CARICO DELLA P.A.
Nell’ordinanza in commento (n. 19732/2024), la Suprema Corte ha stabilito che, in presenza di contestazioni sulla funzionalità dell’apparecchio-autovelox, non è sufficiente che lo stesso risulti omologato, dovendo il giudice di merito verificare l’esistenza della prova della successiva taratura periodica, prova che deve essere fornita dall’Amministrazione che ha elevato l’infrazione
Data:28 agosto 2024
PROCEDURA PENALE – IMPUGNAZIONI – AGGIORNAMENTO NORMATIVO E GIURISPRUDENZIALE.
Per quanto concerne l’appello, a far data dal giorno 1° luglio 2024 devono ritenersi superate le disposizioni temporali e di modalità indicate durante il periodo pandemico, ritornando in vigore le disposizioni contenute del D.L. del 28 ottobre 2020 n. 137 convertito con modificazioni dalla Legge del 18 dicembre 2020 n. 176.
Data:30 Luglio 2024
RICHIESTA DI PENE SOSTITUTIVE – TERMINI DOPO LA RIFORMA CARTABIA.
Nella sentenza in commento (n. 25862/2024), la Suprema Corte penale ha fornito chiarimenti con riferimento ai termini di presentazione delle richieste di pene sostitutive a seguito della riforma Cartabia.
Data:23 Luglio 2024
APPROVATO IL DDL NORDIO CONTENTE MODIFICHE AL CODICE PENALE, AL CODICE DI PROCEDURA PENALE, ALL’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO E AL CODICE DELL’ORDINAMENTO MILITARE.
Il 10 luglio 2024 è stato approvato dalla Camera in via definitiva il DDL Nordio contenente significative modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare. Il DDL, composto da nove articoli, abolisce il reato di abuso d’ufficio; interviene in materia di intercettazioni e di misure cautelari, prevedendo un collegio per la deliberazione delle stesse e l’introduzione di un interrogatorio preventivo.
Data:16 Luglio 2024
DIMINUZIONE DEI KM REALI DI VETTURA USATA – CONFIGURABILITÀ DEL REATO DI TRUFFA.
Nella sentenza in commento (n. 25283/2024), la Suprema Corte penale, in caso di compravendita di autovettura tra privati, ha ribadito che, a prescindere dalla circostanza che il prezzo del veicolo non venga modificato, la diminuzione dei km effettivi del mezzo configura il reato di truffa contrattuale.
Data:10 Luglio 2024
GUIDA IN STATO DI EBBREZZA - ACCERTAMENTO DEL TASSO ALCOLEMICO - ALCOLTEST E ELEMENTI SINTOMATICI, VALENZA
Nell’ordinanza in commento (n. 20763/2024), la Suprema Corte penale, chiamata a pronunciarsi in merito all’accertamento del tasso alcolemico del conducente di un veicolo, ha ribadito che l’esame strumentale (alcoltest) non costituisce prova legale, ma - per tutte le ipotesi previste dall’art. 186 C.d.S. - lo stato di ebbrezza può essere desunto da elementi sintomatici.
Data:2 Luglio 2024
FURTO DI COSE CUSTODITE IN UN VEICOLO – CONFIGURABILITÀ DELL’AGGRAVANTE DELLA VIOLENZA SULLE COSE E DELL’ESPOSIZIONE DELLA COSA ALLA PUBBLICA FEDE
Nella sentenza in commento (n. 22980/2024), la Suprema Corte penale si è pronunciata in merito alla configurabilità dell’aggravante dell’esposizione di cosa alla pubblica fede nel caso di furto di cose custodite in un’autovettura in sosta.
Data:2 Luglio 2024
PROCESSO PENALE - QUERELA E DEPOSITO TELEMATICO DOPO LA RIFORMA CARTABIA.
Nella sentenza in commento (n. 20754/2024), la Corte di Cassazione penale ha fornito chiarimenti in merito all’obbligo del deposito telematico della querela a seguito della riforma Cartabia.
Data:25 Giugno 2024
CONTROVERSIE CONCERNENTI CONTRATTI DI FIDEIUSSIONE – NON OBBLIGATORIETÀ DELLA MEDIAZIONE QUALE CONDIZIONE DI PROCEDIBILITÀ.
Nell’ordinanza in commento (n. 12290/2024), la Suprema Corte si è nuovamente pronunciata in merito all’obbligatorietà dell’esperimento della mediazione, quale condizione di procedibilità, nelle controversie concernenti i contratti di fideiussione.
Data:18 Giugno 2024
CONTRATTO DI APPALTO - DANNI CAGIONATI A TERZI - RESPONSABILITÀ DEL COMMITTENTE - CASISTICA
Nell’ordinanza in commento (n. 12839/2024), la Suprema Corte ha ribadito che, in materia di appalto, qualora si verifichi un danno a terzi - non derivato dalla cosa in custodia, bensì dall’attività dell’appaltatore (soggetto che gode di autonomia organizzativa e gestionale) -, può configurarsi la responsabilità del committente solo in due casi: o quando l’opera è stata affidata ad una impresa manifestamente inidonea (culpa in eligendo), ovvero quando la condotta causativa del danno è stata imposta all’appaltatore dal committente stesso, mediante rigide ed inderogabili direttive.
Data:11 Giugno 2024
ATTO DI PRECETTO - OMESSA INTEGRALE TRASCRIZIONE DI ASSEGNO CIRCOLARE NON TRASFERIBILE - CONSEGUENZE.
Nell’ordinanza in commento (n. 13373/2024), la Suprema Corte si è pronunciata in merito alle conseguenze derivanti dalla omessa trascrizione del fronte e del retro di un assegno circolare non trasferibile nell’atto di precetto. Tale omissione determina la nullità del precetto intimato, atteso che la mancata trascrizione nell’atto impedisce di trarre conoscenza dell’esistenza o meno di una clausola di girata per l’incasso.
Data:4 Giugno 2024
ESECUZIONE FORZATA IMMOBILIARE - ORDINE DI LIBERAZIONE - ATTO DEL PROCESSO DI ESPROPRIAZIONE - MODALITÀ DI IMPUGNAZIONE - OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI
Nell’ordinanza in commento (n. 9670/2024), la Suprema Corte ha ribadito che il provvedimento con cui il giudice dell’esecuzione, ai sensi dell’art. 560, comma 3, c.p.c., come novellato dal d.l. n. 59/2016, convertito con modifiche dalla l. n. 119/2016, ordina la liberazione dell’immobile pignorato non costituisce autonomo titolo esecutivo idoneo a fondare una separata esecuzione per il rilascio, bensì atto del processo di espropriazione immobiliare suscettibile di attuazione deformalizzata direttamente da parte degli ausiliari del giudice che lo ha emesso, con la conseguenza che i soggetti coinvolti o pregiudicati da tale provvedimento possono trovare tutela delle ragioni esclusivamente nelle forme dell’opposizione agli atti esecutivi.
Data:28 Maggio 2024
ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE - OMESSA E/O TARDIVA TRASCRIZIONE DEL PIGNORAMENTO O DEL DEPOSITO DEL DOCUMENTO ASSEVERATIVO - IMPROCEDIBILITÀ DEL PROCESSO DI ESPROPRIAZIONE FORZATA - FATTISPECIE DI ESTINZIONE ATIPICA – MEZZO DI IMPUGNAZIONE APPLICABILE.
Nella sentenza in commento (n. 6873/2024), la Suprema Corte ha sancito che l’improcedibilità del processo di espropriazione forzata in conseguenza dell’omessa o tardiva trascrizione del pignoramento o dell’omesso o tardivo deposito del documento che la dimostra configura una ipotesi di estinzione atipica; pertanto, il provvedimento che dispone la predetta chiusura anticipata o che la nega (anche omettendo di provvedere sulla questione) non può essere impugnato con il reclamo ex art. 630 c.p.c. - mezzo che riguarda soltanto le ipotesi di estinzione tipica dell’esecuzione -, ma esclusivamente con l’opposizione agli atti esecutivi.
Data:21 Maggio 2024
DECRETO INGIUNTIVO NON OPPOSTO - ACQUISIZIONE DI EFFICACIA DI GIUDICATO FORMALE E SOSTANZIALE - DECRETO DI ESECUTIVITÀ - OPPONIBILITÀ AL FALLIMENTO - PRESUPPOSTI
Nell’ordinanza in commento (n. 8260/2024), la Suprema Corte si è pronunciata in merito ai presupposti necessari affinché un decreto ingiuntivo non opposto possa essere opponibile al fallimento.