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TRIBUTI LOCALI - ESENZIONE ICI - IMMOBILE DI CULTO OVE VIENE SVOLTA ATTIVITÀ DIDATTICA - CONDIZIONI - ONERE DELLA PROVA A CARICO DEL CONTRIBUENTE
Nell’ordinanza in commento (n. 20971/2024), la Suprema Corte ha chiarito che l’esenzione ICI, prevista dall’art. 7, comma 1, lett. i) del d.lgs. n. 504/1992, è applicabile agli immobili di culto dove viene svolta attività didattica quando sussistono cumulativamente sia il requisito soggettivo - riguardante la natura non commerciale dell’ente - sia quello oggettivo - la realizzazione dell’attività con modalità non commerciali -, i quali devono essere provati dal contribuente, tenuto a dimostrare la loro sussistenza in concreto e, cioè, che l’attività a cui l’immobile è destinato, rientrando tra quelle esenti, è posta in essere con modalità non economiche, in quanto resa a titolo gratuito o dietro il versamento di un importo simbolico.
Data:25 Settembre 2024
CONTENZIOSO TRIBUTARIO – SENTENZA PENALE IRREVOCABILE DI ASSOLUZIONE PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE O L’IMPUTATO NON LO HA COMMESSO – EFFICACIA DEL GIUDICATO
Nell’ordinanza in commento (n. 23570/2024), la Suprema Corte ha chiarito che il nuovo art. 21-bis d.lgs. n. 74/2000 attribuisce alla sentenza irrevocabile di assoluzione perché il fatto non sussiste o l’imputato non lo ha commesso, efficacia di giudicato nel processo civile tributario a carico dello stesso soggetto e concernente i fatti materiali oggetto di valutazione. La vicenda trae scaturigine da due differenti procedimenti - uno penale e l’altro tributario - incardinati nei confronti della medesima parte
Data:17 settembre 2024
CONTENZIOSO TRIBUTARIO - TRIBUTI ERALI DIRETTI - DICHIARAZIONE DEI REDDITI TELEMATICA - INVIO DEL SOLO FRONTESPIZIO - DATI NECESSARI PER L’INDIVIDUAZIONE DEL CONTRIBUENTE - CONSEGUENZE - EQUIPARABILITÀ ALLA DICHIARAZIONE IN BIANCO
Nell’ordinanza in commento (n. 21472/2024), la Suprema Corte ha stabilito che in tema di dichiarazione dei redditi, la presentazione in via telematica del solo frontespizio della dichiarazione fiscale contenente i dati necessari per l’individuazione del contribuente, che risulta essere stata accettata dal sistema informatico con la comunicazione di un numero di protocollo e senza l’indicazione di errori bloccanti, è equiparabile alla presentazione di una dichiarazione in bianco, giacché l’omessa indicazione dei dati necessari per la determinazione dell’imponibile non preclude la giuridica esistenza della dichiarazione e, quindi, l’ammissibilità di una dichiarazione integrativa volta a correggere detta omissione.
Data:3 Settembre 2024
TRIBUTI – CARTELLA DI PAGAMENTO – NOTIFICAZIONE A MEZZO PEC IN FORMATO .PDF ANZICHÉ IN .P7M – CONSEGUENZE.
Nell’ordinanza in commento (n. 18387/2024), la Suprema Corte ha stabilito che, in caso di notifica a mezzo PEC, la copia su supporto informatico della cartella di pagamento, in origine cartacea, non deve necessariamente essere sottoscritta con firma digitale.
Data:6 Agosto 2024
TRIBUTI ERARIALI DIRETTI – COMPETENZA TERRITORIALE – CRITERIO DEL DOMICILIO FISCALE E/O DELLA RESIDENZA DEL CONTRIBUENTE – VARIAZIONI E MODIFICHE.
Nell’ordinanza in commento (n. 16408/2024), la Suprema Corte ribadisce che la competenza territoriale degli uffici finanziari si determina tramite il criterio del domicilio fiscale o della residenza del contribuente inserita nella dichiarazione dei redditi, per cui, se quest’ultimo li ha indicati erroneamente, non può sfruttare l’errore in cui è incorsa l’Amministrazione finanziaria per eccepire l’invalidità per incompetenza territoriale dell’atto di accertamento compiuto dall’Ufficio finanziario del domicilio o della residenza da lui stesso dichiarato errato, con la conseguenza che, ai fini della competenza territoriale, rileva anche il domicilio fiscale o la residenza indicata erroneamente con la dichiarazione.
Data:10 Luglio 2024
TRIBUTI LOCALI - DETERMINAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE - AREE EDIFICABILI - PIANO REGOLATORE COMUNALE.
Nell’ordinanza in commento (n. 13305/2024), la Suprema Corte ha ribadito che, in tema di ICI, a seguito dell’interpretazione autentica dell’art. 2, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 504/1992, l’edificabilità di un’area, ai fini dell’applicabilità del criterio di determinazione della base imponibile fondato sul valore venale, deve essere desunta dalla qualificazione attribuita nel piano regolatore generale adottato dal Comune, indipendentemente dall’approvazione dello stesso da parte della Regione e dall’adozione di strumenti urbanistici attuativi, salvo tenere comunque in considerazione, nella determinazione della base imponibile, la maggiore o minore attualità delle sue potenzialità edificatorie e la presenza di vincoli o destinazioni urbanistiche, che, pur condizionando in concreto l’edificabilità del suolo, non sottraggono l’area su cui insistono al regime fiscale proprio dei suoli edificabili e incidono sulla valutazione del relativo valore venale.
Data:25 Giugno 2024
TRIBUTI LOCALI – ESENZIONE IMU – CLASSIFICAZIONE CATASTALE – UTILIZZO DIFFORME DA CLASSAMENTO PER DIVERSA DESTINAZIONE
Nell’ordinanza in commento (n. 9364/2024), la Suprema Corte, in tema di esenzione IMU, ha stabilito che il riconoscimento del beneficio fiscale previsto per l’abitazione principale esige la corrispondente oggettiva classificazione catastale, per cui, se l’immobile è iscritto come uso studio con attribuzione della relativa categoria (A/10), è soggetto all’imposta anche se di fatto utilizzato come abitazione, essendo onere del contribuente che chiede l’esenzione dall’imposta impugnare l’atto di classamento per diversa destinazione.
Data:11 Giugno 2024
LOCAZIONI ABITATIVE LEGATE ALL’ATTIVITÀ PROFESSIONALE DEL CONDUTTORE - APPLICABILITÀ DEL REGIME DELLA CEDOLARE SECCA
Nella sentenza in commento (n. 12395/2024), la Suprema Corte - in tema di redditi da locazione - ha stabilito che il locatore può optare per la c.d. cedolare secca anche nell’ipotesi in cui il conduttore concluda il contratto di locazione ad uso abitativo nell’esercizio della sua attività professionale, atteso che l’esclusione di cui all’art. 3, comma 6, d.lgs. n. 23/2011 si riferisce esclusivamente alle locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo effettuate dal locatore nell’esercizio di una attività di impresa o di arti e professioni.
Data:28 Maggio 2024
PROCESSO TRIBUTARIO - CONTESTAZIONE DEL CONTRIBUENTE DEL CONTENUTO DELLA CARTELLA DI PAGAMENTO NOTIFICATA A MEZZO POSTA - ONERE PROBATORIO
Nell’ordinanza in commento (n. 9279/2024), la Suprema Corte è tornata a pronunciarsi sul soggetto tenuto a fornire la prova circa il contenuto della raccomandata contenente una cartella di pagamento in caso di contestazione da parte del contribuente destinatario dell’atto.
Data:30 Aprile 2024
MATERIA TRIBUTARIA - BENEFICI (ESENZIONI E AGEVOLAZIONI) - TERMINE PERENTORIO ANCHE IN ASSENZA DI INDICAZIONI TEMPORALI
Nella sentenza in commento (n. 7561/2024), la Suprema Corte ha ribadito che in materia tributaria, la previsione legislativa di un adempimento necessario per l’accesso ad un beneficio, posto a carico della parte, sia pure in assenza di indicazioni temporali entro cui provvedere, non esclude la sussistenza di un termine perentorio da individuarsi sulla base della lettura sistematica dell’istituto, sicché compete al giudice accertarne l’avvenuta scadenza, tenendo altresì conto della relativa normativa secondaria.
Data:16 Aprile 2024
FRODI FISCALI IN AMBITO IVA – PAGAMENTO DA PARTE DELLA “CARTIERA” – ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA – NO DETRAIBILITÀ IVA E DISSEQUESTRO DEI BENI
Nella sentenza in commento (n. 9333/2024), la Corte di Cassazione penale si è pronunciata in merito alle frodi fiscali al fine di aggirare la normativa in materia dell’imposta sul valore aggiunto.
Data:2 Aprile 2024
PROCESSO TRIBUTARIO – SANZIONI E INTERESSI TRIBUTARI – PRESCRIZIONE QUINQUENNALE
Nell’ordinanza in commento (n. 5220/2024), la Suprema Corte è tornata a pronunciarsi in merito al termine prescrizionale delle sanzioni e degli interessi in materia tributaria.
Data:19 Marzo 2024
PROCESSO TRIBUTARIO - CESSAZIONE DELLA MATERIA DEL CONTENDERE PER ANNULLAMENTO DEL DEBITO AI SENSI DELL’ART. 4 D.L. N. 119/2018 - ESTINZIONE DEL PROCESSO - COMPENSAZIONE DELLE SPESE PROCESSUALI.
Nell’ordinanza in commento (n. 2828/2024), la Corte di Cassazione ha ribadito che l’estinzione del processo per cessazione della materia del contendere - in conseguenza dell’annullamento dei debiti tributari fino a mille euro ex art. 4 d.l. n. 119/2018 - comporta necessariamente la compensazione delle spese processuali tra le parti, risultando la controversia definita “ope legis” e, cioè, in virtù di un fatto ad essa estraneo.
Data:5 Marzo 2024
TRIBUTI – NOTIFICA DI CARTELLA DI PAGAMENTO A MEZZO PEC – INDIRIZZO NON RISULTANTE DA PUBBLICI ELENCHI – VALIDITÀ DELLA NOTIFICA.
Nell’ordinanza in commento (n. 564/2024), la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sulla validità della notifica di una cartella di pagamento eseguita a mezzo PEC da un indirizzo di posta elettronica certificata istituzionale ma non risultante da pubblici elenchi.
Data:20 Febbraio 2024
IMPRESA ARTIGIANA NEL SETTORE DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE - BENEFICI CONTRIBUTIVI - REQUISITO DIMENSIONALE AI SENSI DELL’ART. 4 LEGGE 8 AGOSTO 1985, N. 443 - AMMISSIBILITÀ SUPERAMENTO DEI LIMITI - CONDIZIONI.
Nell’ordinanza in commento (n. 36448/2023), la Suprema Corte ha stabilito che per le imprese artigiane operanti nel settore delle lavorazioni artistiche, il limite dimensionale, delle 32 unità, di cui all’art. 4 legge n. 443/1985, rilevante ai fini della concessione dei benefici contributivi, può essere elevato a 40 dipendenti, a condizione che le “unità aggiuntive” oltre la trentaduesima siano tutte assunte con la qualifica di apprendisti.
Data:13 Febbraio 2024
REATI CONTRO IL PATRIMONIO – BONUS PREVISTI DALLA LEGISLAZIONE EMERGENZIALE PANDEMICA – ATTIVITÀ DI NATURA FRAUDOLENTA PREDISPOSTA PER L’INDEBITO CONSEGUIMENTO DI EROGAZIONI PUBBLICHE – CONFIGURABILITÀ DEL DELITTO DI CUI ALL’ART. 640-BIS C.P.
Nella sentenza in commento (n. 19841/2023), la Suprema Corte penale ha stabilito che l’attività organizzata di natura fraudolenta posta in essere per conseguire erogazioni pubbliche, integra il delitto di cui all’art. 640-bis (Truffa) c.p., nel caso in cui la falsa dichiarazione all’ente rappresenta uno dei segmenti dell’azione delittuosa, presupponendo il mancato possesso di una serie di requisiti dichiarati falsamenti esistenti con lo scopo di indurre in errore l’ente erogatore.
Data:23 Gennaio 2024
CONTENZIOSO TRIBUTARIO - APPELLO - TERMINI - APPLICABILITÀ DELL’ART. 155 C.P.C. - COMPUTO SECONDO IL CALENDARIO COMUNE
Nell’ordinanza in commento (n. 35570/2023), la Corte di Cassazione ha stabilito il seguente principio di diritto: «Per i termini determinati ad “anni” e a “mesi” trova applicazione il criterio dettato dall’art. 155, cod. proc. civ., secondo il quale gli stessi si computano secondo il calendario comune, quindi secondo il calendario gregoriano non ex numero sed ex numeratione dierum.
Data:9 Gennaio 2024
BANCAROTTA PER DISTRAZIONE - ELEMENTI PER LA CONFIGURABILITÀ DEL REATO - SOTTRAZIONE DI CESPITI ATTIVI EFFETTIVI E ESISTENTI, DISPONIBILITÀ DEI BENI NON RINVENUTI
Nella sentenza in commento (n. 28256/2023), la Corte di Cassazione penale ha ribadito che ai fini della configurabilità del reato di bancarotta per distrazione è necessario che siano stati sottratti alla garanzia dei creditori cespiti attivi effettivi e sicuramente esistenti.
Data:19 Dicembre 2023
EMISSIONE DI FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI – CONFIGURABILITÀ DEL REATO – NECESSARIO ACCERTAMENTO DEL DOLO SPECIFICO
Nella sentenza in commento (n. 42497/2023), la Corte di Cassazione penale, nel ribadire che per la configurabilità del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti è necessario l’accertamento del dolo specifico del soggetto agente, ha chiarito le modalità con le quali provare la volontà di commettere il reato in oggetto. La vicenda trae scaturigine dalla decisione della Corte d’Appello, che in riforma della sentenza di assoluzione del Tribunale, riteneva l’imputato colpevole del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti (art. 8 d.lgs. n. 74/2000), in quanto - titolare di un laboratorio per l’assemblaggio di capi di vestiario irregolare-, aveva istigato il legale rappresentate di altra società ad emettere le relative fatture. Avverso tale decisione l’imputato ha proposto l’odierno ricorso per cassazione, lamentando, tra l’altro, l’errata valutazione della propria responsabilità con riferimento alla volontà di favorire soggetti terzi.
Data:29 Novembre 2023
BANCAROTTA FRAUDOLENTA DOCUMENTALE - CONFIGURABILITÀ DEL REATO - NECESSITÀ DI PROVARE L’INTENZIONE DOLOSA DELL’AMMINISTRATORE, ANCHE IN CASO DI MANCATA TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI
Nella sentenza in commento (n. 42856/2023), la Corte di Cassazione penale chiarisce che, in tema di bancarotta fraudolenta documentale, anche in mancanza delle scritture contabili, ai fini della configurabilità del dolo specifico, è necessario svolgere una ulteriore indagine che consenta di ricondurre tale elemento oggettivo alla scelta dolosa dell’amministratore della società.