CONTRATTI BANCARI - DIRITTO ALLA CONSEGNA DI COPIA DELLA DOCUMENTAZIONE - STRUMENTO DEL DECRETO INGIUNTIVO

Nell’ordinanza in commento (n. 8173/2025), la Suprema Corte ha ribadito che il diritto del cliente di una banca ad ottenere da quest’ultima copia della documentazione relativa alle operazioni dell’ultimo decennio può essere esercitato attraverso lo strumento del decreto ingiuntivo.

Data: 6 Maggio 2025
NOTIFICA DI ATTO DI PRECETTO SU SENTENZA – NO INDICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI ESECUTORIETÀ – VALIDITÀ

Nell’ordinanza in commento (n. 7111/2025), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi sulla validità o meno della notifica di un atto di precetto su sentenza privo dell’indicazione dell’apposizione della formula esecutiva e/o della data di esecuzione della formalità, ne ha stabilito l’efficacia.

Data: 29 Aprile 2025
PROVA CIVILE – CONSULENZA TECNICA DI PARTE – PERIZIA STRAGIUDIZIALE – NON APPLICABILITÀ DEL PRINCIPIO DI NON CONTESTAZIONE

Nell’ordinanza in commento (n. 5362/2025), la Suprema Corte ha ribadito che, in tema di prove civili, le conclusioni di una perizia stragiudiziale, ritualmente depositata dalla parte nel processo, non possono formare oggetto di applicazione del principio di non contestazione ex art. 115 c.p.c., poiché non assurgono a fatto giuridico suscettibile di prova, ma costituiscono un mero elemento indiziario soggetto a doverosa valutazione da parte del giudice.

Data: 15 Aprile 2025
LICENZIAMENTO DISCIPLINARE PER VIOLAZIONE PRIVACY – ACCESSO ABUSIVO A SISTEMA INFORMATICO

Nell’ordinanza in commento (n. 4945/2025), la Suprema Corte ha stabilito la legittimità del licenziamento disciplinare del dipendente di una banca che accede ai dati dei clienti per violazione della privacy, ribadendo che, in tema di licenziamento disciplinare, l’assenza di effettive conseguenze pregiudizievoli per il datore di lavoro o per i terzi, ovvero di concreti vantaggi per il lavoratore, non esclude la rilevanza disciplinare del fatto.

Data: 9 Aprile 2025
PREVIDENZA – INDENNITÀ NASPI E ASSEGNO DI INVALIDITÀ – FACOLTÀ DI OPZIONE – INESISTENZA DI TERMINI PER EFFETTUARE LA SCELTA

Nell’ordinanza in commento (n. 4724/2025), la Suprema Corte ha stabilito che la maturazione dei requisiti per l’indennità NASpI successivamente alla fruizione di assegno ordinario di invalidità fa sorgere in capo all’assicurato il diritto di optare per uno dei due trattamenti, esercitando una scelta per la quale, tuttavia, non è previsto un termine, non essendo espressamente contemplato dalla legge, né desumibile dal richiamo alla natura alternativa delle corrispondenti obbligazioni (da escludersi in mancanza dell’originario concorso delle due prestazioni).

Data: 1 Aprile 2025
MANCATA CITAZIONE DEI TESTI – CONSEGUENZE – NO DECADENZA AUTOMATICA

Nella sentenza in commento (n. 1035/2025), la Suprema Corte penale ha chiarito che la mancata citazione di un teste in giudizio non comporta automaticamente la decadenza dalla prova, ma una valutazione del giudice che deve accertare se l’omissione sia stata determinata da un comportamento negligente o doloso della parte richiedente o se vi sia la presenza di giustificazioni oggettive.

Data: 25 Marzo 2025
SINISTRO STRADALE – MANCANZA DELL’AGGRAVANTE DI CUI ALL’ART. 186, COMMA 2-BIS, CODICE DELLA STRADA – NO SANZIONE AMMINISTRATIVA ACCESSORIA DELLA REVOCA DELLA PATENTE

Nella sentenza in commento (n. 44976/2024), la Suprema Corte penale ha ribadito che in caso di esclusione dell’aggravante di cui all’art. 186, comma 2-bis, Cod. Strada – causazione di un sinistro stradale – non è applicabile la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida

Data: 18 Marzo 2025
MANCATA RIPROPOSIZIONE DELLE RICHIESTE ISTRUTTORIE IN FASE DI PRECISAZIONE DELLE CONCLUSIONI - CONSEGUENZE

Nella sentenza in commento (n. 30711/2024), la Suprema Corte si è pronunciata in merito alle conseguenze derivanti dalla mancata riproposizione delle richieste istruttorie nel corso del giudizio in fase di precisazioni delle conclusioni. La vicenda trae scaturigine dalla domanda di riconoscimento di acquisto per usucapione abbreviata di un fondo.

Data: 11 Marzo 2025
IMPUGNAZIONI CIVILI – RINUNCIA AL RICORSO SOTTOSCRITTO DAL SOLO DIFENSORE – MANCANZA DI MANDATO SPECIALE A TALE EFFETTO – CONSEGUENZE

Nell’ordinanza in commento (n. 30640/2024), la Suprema Corte ha ribadito che la dichiarazione di rinuncia al ricorso per cassazione, non sottoscritta dalla parte di persona, ma dal solo difensore, senza che questi risulti munito di mandato speciale a rinunciare, mancando dei requisiti previsti dall’art. 390, comma 2, c.p.c., non produce l’effetto dell’estinzione del processo, ma, rivelando il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente a proseguire il giudizio, in specie quando la controparte non sia neppure costituita, è idonea a determinare la declaratoria di cessazione della materia del contendere.

Data: 4 Marzo 2025
APPELLO - MANCATO DEPOSITO DELLA NOTIFICAZIONE A MEZZO PEC DELL’ATTO - IMPROCEDIBILITÀ

Nell’ordinanza in commento (n. 29917/2024), la Suprema Corte si è pronunciata in merito alla prova della notificazione dell’atto di appello a mezzo posta elettronica certificata. Nel caso che ci occupa, una società proponeva opposizione avverso l’atto di precetto con il quale veniva intimato alla medesima il pagamento di una ingente somma di denaro, vittoriosa nel primo grado di giudizio ma soccombente nel secondo, depositava l’odierno ricorso per cassazione deducendo - tra gli altri motivi - che il mancato deposito degli originali e/o duplicati informatici della notificazione eseguita con PEC nel termine per la costituzione dell’atto di appello o entro l’udienza di cui all’art. 350 c.p.c. integrasse l’improcedibilità dell’impugnazione.

Data: 25 Febbraio 2025
MANCANZA DI PRESA IN CARICO DI UN MOTIVO DI GRAVAME IN GRADO D’APPELLO – CENSURABILITÀ NEL GIUDIZIO DI CASSAZIONE

Nella sentenza in commento (n. 2103/2025), la Suprema Corte penale ha ribadito che, in sede di legittimità, è censurabile la decisione in grado di appello in cui sia stata del tutto omessa la presa in carico di un motivo di gravame, non potendosi ritenere che la pronuncia reiettiva dell’impugnazione sia sorretta, sul punto, da motivazione implicita, quand’anche le ragioni a fondamento del rigetto possano ricavarsi dalla complessiva struttura argomentativa della sentenza.

Data: 18 Febbraio 2025
POLIZIA GIUDIZIARIA – ACCESSO ALLE CHAT DEL CELLULARE DI PERSONA INDAGATA – NECESSITÀ DI PROVVEDIMENTO DI SEQUESTRO EMESSO DALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA

Nella sentenza in commento (n. 1269/2025), la Suprema Corte penale ha chiarito che la polizia giudiziaria non può accedere ai messaggi presenti su un telefono cellulare della persona indagata/imputata in assenza di un provvedimento di sequestro emesso dall’autorità giudiziaria, anche se autorizzata dal soggetto medesimo.

Data: 11 Febbraio 2025
SINISTRO STRADALE - DOVERE DI VIGILANZA E PRUDENZA DEL CONDUCENTE NEI CONFRONTI DEL TERZO TRASPORTATO

Nella sentenza commento (n. 46566/2024), la Suprema Corte penale fa chiarezza su quali siano i doveri di vigilanza e prudenza del conducente di un veicolo nei confronti del terzo trasportato. La vicenda trae scaturigine da un sinistro stradale che aveva cagionato il decesso del terzo trasportato. Più nel dettaglio, la conducente dell’autovettura a bordo della quale il deceduto viaggiava in qualità di passeggero sul sedile posteriore, mentre percorreva il tratto stradale teatro dell’evento, a causa dell’improvvisa comparsa di un cane lungo la carreggiata, perdeva il controllo del mezzo, andando a collidere contro una recinzione ivi esistente, determinando la morte del terzo trasportato.

Data: 5 Febbraio 2025
CIRCOLAZIONE STRADALE – CONTRAVVENZIONE DI CUI ALL’ART. 187, COMMA 8, COD. STRADA – ACCERTAMENTO TOSSICOLOGICO

Nella sentenza in commento (n. 40680/2024), la Suprema Corte penale ha stabilito che non è configurabile la contravvenzione di rifiuto di sottoporsi all’accertamento dello stato di alterazione psico-fisica ad uso di stupefacenti, di cui all’art. 187, comma 8, Codice della Strada in caso di inosservanza della scansione procedurale prevista dai commi 2, 2-bis, 3 e 4 del medesimo articolo.

Data: 28 Gennaio 2025
TRASFERIMENTO DI RESIDENZA ALL’ESTERO – ADEMPIMENTO EX ART. 6 L. N. 470/1988 – NECESSITÀ DELLA DOPPIA DICHIARAZIONE PRESSO IL COMUNE DI RESIDENZA PRIMA DEL TRASFERIMENTO E PRESSO QUELLO DI NUOVA RESIDENZA.

Nell’ordinanza in commento (n. 29865/2024), la Suprema Corte ha ribadito che, anche in caso di trasferimento di soggetto all’estero, ai fini della nullità della notifica non è sufficiente che il destinatario deduca di aver curato gli adempimenti previsti dall’art. 6 l. n. 470/1988 per l’iscrizione all’AIRE in data precedente alla notifica stessa, atteso che tali adempimenti non sono sostitutivi di quelli, distinti e ulteriori, previsti dagli artt. 44, comma 1, c.c. e 31 disp. att. c.c., secondo cui il trasferimento della residenza, per l’opponibilità ai terzi in buona fede, va provato con la doppia dichiarazione fatta sia al Comune di residenza precedente (con indicazione del luogo di nuova residenza) sia a quello di nuova residenza.

Data: 22 Gennaio 2025
ISTANZA DI RINVIO DEL DIFENSORE DEPOSITATA A MEZZO PEC – MANCATA VALUTAZIONE DA PARTE DEL GIUDICE – ANNULLABILITÀ DELLA SENTENZA

Nella sentenza in commento (n. 46825/2024), la Suprema Corte penale ha ribadito il diritto alla difesa del soggetto parte del processo e la corretta applicazione della normativa transitoria sul deposito telematico degli atti, annullando la decisione del giudice di seconde cure per omessa valutazione dell’istanza di rinvio per legittimo impedimento del difensore.

Data: 15 Gennaio 2025
CONTRATTI FINANZIARI - CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA - TASSO C.D. “USURARIO” - CONSEGUENZE

Nell’ordinanza in commento (n. 27106/2024), la Suprema Corte, pronunciatasi in merito alla c.d. clausola di salvaguardia, ha stabilito che siffatta clausola non può sanare la nullità di un contratto bancario che al momento della stipula preveda tassi usurari. La vicenda trae scaturigine da un contratto di locazione finanziaria avente ad oggetto un immobile stipulato tra una banca e un tomaificio, quale parte conduttrice.

Data: 17 Dicembre 2024
CONTRATTO D’OPERA - RICHIESTA DI PAGAMENTO DEL CORRISPETTIVO DA PARTE DELL’APPALTATORE - ONERE PROBATORIO

Nell’ordinanza in commento (n. 25410/2024), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi in tema di contratto d’opera, ha stabilito che l’appaltatore che agisce in giudizio per il pagamento del corrispettivo pattuito ha l’onere di provare il fatto costitutivo del diritto di credito oggetto della sua pretesa e, quindi, di aver esattamente adempiuto la propria obbligazione conformemente al contratto e alle regole dell’arte.

Data: 3 Dicembre 2024
CONTRATTI BANCARI - PLURIMA INTESTAZIONE DEL CONTO CORRENTE - FACOLTÀ DI OPERARE SEPARATAMENTE SUL CONTO - CONFIGURABILITÀ

Nell’ordinanza in commento (n. 25243/2024), la Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi in tema di conto corrente bancario cointestato a più persone, ha ribadito che la facoltà per gli intestatari di compiere operazioni anche separatamente non può essere presunta solo per il fatto della comune intestazione, ma va espressamente menzionata nel contratto attraverso il rispetto di rigorosi requisiti formali, in quanto l’esigenza formale che caratterizza i contratti bancari, ai sensi dell’art. 117 del d.lgs. n. 385/1993.

Data: 26 Novembre 2024
COMPRAVENDITA IMMOBILIARE - CONTRATTO PRELIMINARE PRIVO DEI DATI CATASTALI - CONSEGUENZE

Nell’ordinanza in commento (n. 28099/2024), la Suprema Corte si è pronunciata in merito alla validità del contratto preliminare di vendita di un immobile senza indicazione dei dati catastali. Nel caso che ci occupa, il giudice di prime cure aveva disposto in favore della parte promittente acquirente di una unità immobiliare - che aveva convenuto in giudizio la parte venditrice per non essersi presentata innanzi al notaio per la stipula del rogito - il trasferimento dell’immobile oggetto del giudizio ai sensi dell’art. 2932 c.c.; decisione confermata anche in secondo grado.

Data: 19 Novembre 2024

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